tipologie di relazione educatore-educando

durante l’esperienza obbligatoria di alternanza scuola-lavoro ho avuto l’opportunità di entrare in un asilo nido privato in cui ho potuto osservare le varie reazioni dei bambini con le diverse insegnanti. Durante il cambio dell’ora e dunque con l’arrivo della prossima maestra, i bambini lasciavano sfuggire commenti attraverso cui si intuiva il quadro della situazione; c’era la maestra ”buona”, la ”noiosa” e in particolar modo mi ha colpito la figura della maestra ”cattiva”, la quale aveva instaurato con i piccoli una sorta di ”regime del terrore”. Questa maestra, temuta da tutti i bambini, attuava con loro una sorta di ”ricatto affettivo” e continuo paragone fra gli stessi. Il risultato è stato devastante: i bambini mostravano un eccessiva competività ed inoltre tendevano sempre a cercare approvazione dalla maestra ”cattiva”. Ho notato inoltre, l’eccessiva aggressività nella modulazione del tono di voce (strilli eccessivi) e la totale assenza di un dialogo\ compromesso. Dunque le mancava una delle principali qualità interiori che un educatore dovrebbe possedere, l’empatia. Altri stili relazionali sono stati osservati con le altre maestre, in grado di calibrare la giusta dose di affetto e autorevolezza; durante le loro lezioni, infatti, i piccoli mostravano un sincero interesse nelle attività proposte, spesso svolte volontariamente in cooperazione.

Studente FSE - creato da SG 28/09/19

1 commento su “tipologie di relazione educatore-educando

  1. Esistono vari modi per relazionarsi, ma concordo con la tua affermazione, una maestra ritenuta “cattiva” dai bambini non adotta una delle caratteristiche principali dell’educando: l’empatia.
    Spesso le maestre adottano un carattere estremamente rigido per farsi rispettare dai bambini, creando una sorta di “terrore” che permette di svolgere la lezione in maniera tranquilla, perché come ben sappiamo in quell’età i bambini sono estremamente vivaci e difficili da gestire.
    Nonostante ciò non bisogna giustificare tale comportamento, siamo stati tutti bambini,anche le maestre, dovrebbero cercare di mettersi nei panni del bambino e non arrabbiarsi per alcuni momenti di distrazione, sono gli anni più importanti e dovrebbero essere vissuti con serenità.

Lascia un commento