Dove meno te lo aspetti

In un mio precedente articolo avevo parlato della parola, oggi vorrei concentrarmi sul silenzio.
Il più delle volte il silenzio viene vissuto come vuoto e per questo fa paura. Nella società attuale, sempre frenetica e caotica, il silenzio vuole essere quasi abolito: stare nel silenzio non è produttivo e ci permette di pensare.
Spesso quando una persona ci confessa di non stare bene, noi le rispondiamo “Non pensarci, vedrai che andrà meglio!”.
Non pensare non è sempre la soluzione. Per affrontare i problemi bisogna prima di tutto averne una consapevolezza e un’immagine ben precisa per poter pianificare l’affronto.
In una realtà come la nostra, se ci si ferma si è fregati, si rimane indietro rispetto agli altri, non è funzionale e non conviene.
Apparentemente potrebbe anche sembrare vero: il silenzio è una condizione di “far niente”. Un qualcosa che oggi non ci possiamo permettere: il non fare, il non essere sempre attivi, il riposo, la pace.
Solo apparentemente però, perchè nella sua essenza il silenzio è molto più potente delle parole.
È quando non si ha niente da dire che emerge il nostro essere, la nostra interiorità, è quando non si affollano le menti e le bocche di parole che lasciamo lo spazio ai nostri veri sentimenti di uscire allo scoperto.
È nel silenzio che entriamo in contatto con noi stessi e ci ascoltiamo veramente.
Ecco perchè è fondamentale anche sviluppare questa dimensione quando si entra in una relazione educativa. Bisogna insegnare all’educando la forza del silenzio, la necessità che si ha di ricavarselo.
I rumori, le costanti parole, che solitamente ci sembrano innocui, in realtà ci appesantiscono. È a causa loro che spesso torniamo a casa la sera stanchi e stressati.
Bisogna imparare a prendere confidenza con se stessi, col proprio silenzio, è lì che avvengono le decisioni importanti ed è lì che diamo un nome alle emozioni profonde.
Il silenzio è una cura, una culla dove potersi appisolare quando ci si sente oppressi dalla confusione, è uno spazio nostro, autentico e vivo, è l’antidoto a una vita superficiale dove il tempo scorre troppo velocemente, è un momento di riposo.
Non bisogna mai smettere di cercarlo.

Studente FSE - creato da SG 10/09/2019

1 commento su “Dove meno te lo aspetti

  1. Mi ritrovo con le parole scritte da Ilaria, trovo l’articolo molto interessante, poichè nella realtà contemporanea in cui viviamo il silenzio viene visto come qualcosa che spaventa. Siamo sommersi da parole in qualsiasi contesto, in famiglia, a scuola, nel gruppo di amici. Spesso questo mi porta a non riflettere e a dare peso a parole forse troppo superflue. E’importante ascoltarsi e saper ascoltare. E il silenzio è la chiave giusta per farlo. Bellissimo articolo!

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