Studiare a Roma

Cosa significa lasciare il proprio contesto, la propria cultura e la propria lingua e spostarsi nella Città Eterna per continuare il proprio percorso formativo? Chi ha vissuto o sta vivendo questa esperienza, penso sarà d’accordo con me, che ciò che essa ci dona va molto oltre le conoscenze teoriche che si acquistano nei diversi percorsi di studio. Infatti, leggendola alla luce dei modelli educativi, l’esperienza di studi a Roma –in modo particolare per i sacerdoti e i consacrati– è un palese esempio di formazione permanente, nella quale sono presenti quelli che Rousseau chiama “i tre maestri”, ovvero noi stessi, gli altri e l’ambiente.

Questi tre elementi del sistema formativo sono presenti lungo tutto il percorso, si richiamano avvicenda e interagiscono tra di loro. In primo luogo c’è il soggetto in formazione, cioè colui che è stato chiamato a lasciare la propria terra per continuare il suo percorso a Roma, mettendosi in gioco e partecipando in modo attivo alla propria formazione. In questo cammino, l’esperienza personale di entrare in un’altra cultura, imparare un’altra lingua e persino cambiare alimentazione, fanno parte importante del vissuto e diventano esperienze formative, non solo a livello di conoscenze (per esempio nel caso della lingua), ma soprattutto a livello esistenziale; nel senso che ciò che da esse si impara, va molto al di là di un nuovo vocabolario o di nuove “informazioni” circa la cultura italiana e i diversi tipi di pizza che ci sono, si tratta di esperienze dirette che ti fanno provare in prima persona cosa significa andare oltre ciò che conosci e accettare la sfida di andare incontro a ciò che ancora è per te sconosciuto, di accoglierlo e di scoprire la bellezza (e il sapore) che vi si trova.  

Un secondo elemento molto importante sono gli altri, e qui possiamo fare riferimento all’Università, come istituzione educativa con tutto ciò che essa ci dona, dai progetti formativi, i diversi corsi e l’ampia possibilità di conoscenze che ci offre, all’importantissima dimensione delle relazioni che in essa si instaurano. Infatti, i diversi rapporti che si vivono lungo i percorsi di studi non sono per niente indifferenti, anzi è a partire dalla relazione con gli altri che conosciamo e capiamo meglio noi stessi; perciò le diverse relazioni che si vivono hanno una forte valenza formativa. Pensiamo ad esempio all’enorme ricchezza che ci viene donata dall’opportunità di relazionarci con persone di tante culture diverse, con tutto ciò che da esse si impara e ci aiuta a crescere come persone; come anche dai rapporti che viviamo nelle nostre comunità, dove si impara sia per esperienza vicaria, cioè dalle diverse testimonianze che riceviamo, come anche per esperienza diretta; esse quindi rappresentano veri luoghi di apprendistato e di crescita personale.

Infine, c’è anche l’aspetto dell’ambiente, che in questo caso non si limita all’Università, ma abbraccia l’intera città di Roma, con tutta la storia e il significato che essa ha, non solo in senso culturale, ma anche nella sua dimensione religiosa. Un contesto che ci dona l’opportunità di toccare con mano la cattolicità della Chiesa e le innumerevoli testimonianze di fede dei nostri martiri e santi che hanno camminato lungo le strade di questa Città, di ascoltare direttamente le parole del Papa, insomma di esperimentare in profondità la bellezza di appartenere alla Chiesa Universale.

Lo studiare a Roma quindi, rappresenta un vero percorso di formazione permanente e integrale, un’esperienza che ha la potenzialità di toccare tutte le dimensioni della persona, tramite le diverse “conversazioni” o rapporti con tutto ciò che la stessa esperienza porta con sé. Viverla in profondità, valorizzando l’enorme ricchezza che da essa possiamo attingere, ci aiuterà a crescere, non solo a livello intelle, ma anche umana e spiritualmente, ci offrirà tanti strumenti per la nostra missione e il nostro cammino e ci aiuterà a trasmettere con la nostra vita la ricchezza che qui il Signore ci ha donato.

Studente FT - spostato il 26/02/2018 da Studente FDF - spostato il 26/02/2018 da Studente FT - creato da SG 09/10/2012

2 commenti su “Studiare a Roma

  1. Condivido pienamente il tuo pensiero essendo anche io una studentessa fuori sede.
    Vivere e studiare a Roma è un’esperienza che lascia il segno, non solo per le numerose nuove nozioni che si apprendono, ma anche per le persone che si incontrano, le relazioni che si instaurano, le emozioni che si vivono, le parole che si ascoltano, le meraviglie che si osservano.
    La nostra Università unisce tutto ciò che anche tu hai elencato: incontri formativi extra per dialogare su argomenti attuali, visite della città per conoscerne curiosità e segreti, momenti di preghiera e riflessione per entrare nella propria sfera spirituale, studenti da tutto il mondo con cui poter condividere storie, culture, valori.

    Roma per me è un’esperienza unica.
    Anche a distanza di pochi mesi posso dire di essere cambiata, crescita e maturata.
    Sono curiosa di vedere cosa mi serba il futuro.

  2. Da cittadina e studentessa di Roma, mi riempie il cuore leggere queste parole, perché spesso la mia città è criticata e attaccata da chiunque. Vedere invece che prevale la potenza della relazione e la fortezza di un ambiente così ricco potrebbe far ricredere molte persone. In più credo che l’interculturalità presente nella nostra Università aiuti ognuno di noi, in particolare noi cittadini di Roma. Entrare il contatto con realtà da tutto il mondo non fa che arricchire il mio bagaglio, quindi grazie anche a voi!

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