Pedagogia e comunicazione
Affacciandomi a questo corso, la mia prima domanda è stata: perché studiando comunicazione mi trovo a frequentare un corso di pedagogia generale? Durante le lezioni seguite ho potuto trovare la risposta.
Comprendere la realtà profonda che intercorre tra le Scienze della Comunicazione e le Scienze dell’Educazione, non è semplice ma una volta compresa, svela un filo conduttore fondamentale. Come sappiamo la comunicazione fa parte della vita dell’uomo, da quando nasce a quando muore. L’individuo, infatti, nasce con la capacità di comunicare ovvero di esprimersi e condividere la propria vita con il mondo che lo circonda. Possiamo quindi raggiungere facilmente la conclusione che per relazionarsi l’uomo ha bisogno di comunicare (che sia comunicazione di tipo verbale, non verbale o para verbale). Ma un aspetto fondamentale che lega la comunicazione alla pedagogia è che la comunicazione è educabile, ovvero grazie ad un’adeguata educazione si porta l’uomo a comunicare facilmente e con successo. Supponiamo quindi l’importanza dell’educazione comunicativa in età infantile: è attraverso la comunicazione corretta, lo scambio dialogare interattivo, l’acquisizione di valori e di competenze linguistiche e comunicative, che il bambino può diventare persona autonoma, responsabile, cosciente delle scelte in ogni ambito sociale.
Durante il corso il tema del dialogo e della relazione è stato centrale, si è sottolineata la potenza del rapporto dialogico tra educatore ed educando. Il dialogo è per eccellenza l’atto comunicativo più puro e reale che l’uomo possieda. Spesso si considera il dialogo un aspetto banale dell’uomo, poiché appartiene alla sfera della quotidianità. Erroneamente si pensa che il dialogo sia la forma più semplice per comunicare perché non si ragiona realmente su cosa esso sia. Il dialogo presuppone innanzitutto l’apertura verso l’altro, il bisogno di ascoltare nell’altro per poterlo comprendere e aiutare. Non è una dimensione egoistica dell’individuo bensì la forma più alta di misericordia e di amore per il prossimo. Bisogna quindi educare al dialogo, e comunicare secondo un’educazione di valori.
Inoltre bisogna dire che l’informazione è un fattore fondamentale per l’educazione, perciò non solo noi i comunicatori abbiamo bisogno della pedagogia ma anche i futuri educatori dovranno entrare in contatto con il mondo della comunicazione, nonché dell’informazione conosciuta quotidianamente tramite i mass media. Non bisogna scordare lo stretto rapporto tra i mezzi di comunicazione e la problematica educativa. La comunicazione è un’arma a doppio taglio per il mondo dell’educazione, poiché porta aspetti positivi come l’informazione e la possibilità di educare con mezzi di intrattenimento dinamici e moderni; ma è anche la causa di molti problemi soprattutto nei giovani e in generale ha effetti sulle relazioni all’interno della società.
In conclusione quindi mi sono resa conto delle molteplici influenze tra l’ambito comunicativo e quello pedagogico che a mio parere se utilizzate insieme per il benessere dell’educando, riescono ad agire prontamente nella società attuale in cui viviamo.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.