Ogni sistema educativo ha i suoi pro e i suoi contro, e personalmente penso che il pregio di quello americano sia la possibilità di attuare la pedagogia dei talenti, come direbbe Gardner: permettere agli studenti di specializzarsi nelle materie in cui manifestano più attitudine è importante ai fini della loro crescita e maturazione personale, anche al fine di collocarli in un ambiente lavorativo di loro interesse.
Riflessione interessante. Come Greta ha giustamente sottolineato, ogni sistema educativo ha pregi e difetti. Sicuramente quello americano lascia poco spazio all’insegnamento della storia e cultura di altri popoli e magari predilige un approccio più pratico che nozionistico, ma quello italiano a mio avviso dà invece troppa importanza alle conoscenze e troppa poca alle competenze. Avere solo conoscenze porta molti ragazzi ad un senso di disorientamento al termine degli studi. Un grande passo in avanti è stato fatto con l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro in tutte le scuole. Permette al ragazzo di stabilire un primo contatto con il mondo del lavoro, di sviluppare un senso di responsabilità, serietà e attenzione e di acquisire esperienza pratica. Inoltre può favorire l’orientamento del giovane e quindi valorizzare vocazioni personali, interessi e desideri futuri.
Il sistema americano in questo è anni luce avanti a noi. Si trova indietro invece per altri aspetti. Secondo me, è tutta questione di equilibrio, del giusto equilibrio tra poli opposti.
Ogni sistema educativo ha i suoi pro e i suoi contro, e personalmente penso che il pregio di quello americano sia la possibilità di attuare la pedagogia dei talenti, come direbbe Gardner: permettere agli studenti di specializzarsi nelle materie in cui manifestano più attitudine è importante ai fini della loro crescita e maturazione personale, anche al fine di collocarli in un ambiente lavorativo di loro interesse.
Riflessione interessante. Come Greta ha giustamente sottolineato, ogni sistema educativo ha pregi e difetti. Sicuramente quello americano lascia poco spazio all’insegnamento della storia e cultura di altri popoli e magari predilige un approccio più pratico che nozionistico, ma quello italiano a mio avviso dà invece troppa importanza alle conoscenze e troppa poca alle competenze. Avere solo conoscenze porta molti ragazzi ad un senso di disorientamento al termine degli studi. Un grande passo in avanti è stato fatto con l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro in tutte le scuole. Permette al ragazzo di stabilire un primo contatto con il mondo del lavoro, di sviluppare un senso di responsabilità, serietà e attenzione e di acquisire esperienza pratica. Inoltre può favorire l’orientamento del giovane e quindi valorizzare vocazioni personali, interessi e desideri futuri.
Il sistema americano in questo è anni luce avanti a noi. Si trova indietro invece per altri aspetti. Secondo me, è tutta questione di equilibrio, del giusto equilibrio tra poli opposti.