4 commenti su “Il donarsi come obiettivo per la vita

  1. Anche a me la lezione di oggi mi ha colpito molto. Ho pensato che, nella cultura individualista che viviamo, dove ogni persona solo pensa in sé, succede che tanti educatore non percepiscono che gli obiettivi di sua attività non sono realizzati in vista del apprendimento degli studenti, ma de se stesso. E questo può diventare nel insuccesso di tante pratiche educativa. Perché, il fine della educazione non è l’educatore ma l’educando.

  2. Pure io la lezione di oggi mi ha toccato il cuore sopratutto nella parola obiettivi educativi secondo la spiegazione di prof.Ecco perché ho voluto commentare su l’articolo che ha scritto EMILIA ROSARIA dicendo che sono veramente d’accordo sopratutto con il secondo aspetto che ha scritto pero la maggioranza de persone nel mondo di oggi hanno questa sfida di non credere in sé stesso perché non sapiano i loro obiettivi, e quindi stanno facendo una ricerca per arrivare a un punto di conoscerlo e all’educando si chiede la pazienza anche ascoltare l’educatore.

  3. Anche io credo che avere degli obiettivi nella vita sia estremamente importante per “non vivere una vita vana”, perché è proprio il fatto di voler tendere a “qualcosa di più” che ci motiva.
    Inoltre questi definiscono un percorso che si vuole intraprendere, permettendoci di essere consapevoli degli aspetti su cui concentrare le proprie energie. Questo rappresenta un’enorme vantaggio nella pratica educativa, poiché permette anche uno sviluppo morale dell’educando, oltre che pratico.
    In conclusione, credo che sia molto importante avere delle aspirazioni nella vita, bisogna credere nei sogni, ma senza dimenticare che questi non si realizzano da soli.

  4. ” Per quanto la vita possa sembrare difficile, c’è sempre qualcosa che potete fare e qualcosa in cui potete eccellere. L’importante è non arrendersi.”

    Voglio collegarmi , grazie al tuo articolo, al tema degli obiettivi da perseguire citando Stephen Hawking , illustre fisico , matematico, cosmologo, alla quale venne diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni che lo costrinse alla sedia a rotelle per tutta la vita.
    Ricordo quando vidi il suo film ( “La Teoria del Tutto” ) per la prima volta ne rimasi profondamente colpita
    .
    La sua passione sfrenata per il cosmo , la sua infinita speranza e forza di volontà nonostante alcune limitazioni che la vita gli ha posto sono una dimostrazione di quanto valga la pena affrontare la vita con degli obiettivi nei quali si può eccellere.

    Così, ricollegandomi a quanto studiato in Pedagogia nelle prime lezioni circa il concetto di pratica umana sociale, ricordo come una delle caratteristiche principali fosse il raggiungimento di beni interni alla pratica, svolgendo l’azione in maniera eccellente, grazie a competenze adeguate.

    In conclusione quindi ritengo importante non solo vivere una vita con degli obiettivi, ma farlo in maniera eccellente, per quanto ci è possibile.
    Così , nell’esempio da te riportato circa i due comportamenti diversi dell’insegnante (nel primo caso spiegare la lezione facendo semplicemente “il proprio lavoro” e nel secondo caso spiegare con l’obiettivo di far comprendere agli studenti ciò che spiegherà) notiamo come tra due pratiche apparentemente simili la differenza che rende una pratica buona stia proprio nello svolgimento e l’obiettivo finale.

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