La mia esperienza Orff-Shulwerk
In questo breve articolo vorrei focalizzare l’importanza della esperienza musicale
nell’ambito pedagogico, correlandola al pensiero di Gardner sull’intelligenza multipla, strumento che ci permette di risolvere problemi e di realizzare prodotti che trovano ampia
risonanza nel mondo. Quale strumento pedagogico può essere più internazionale della
musica? Attraverso la musica, cui mi sono approcciata fin dalla più tenera età, ho potuto
scoprire un universo che parla una lingua universale e quindi può educare toccando le
corde più profonde, insite in ogni essere umano. Le intelligenze multiple introdotte dalle
teorie di Gardner hanno messo in luce come la musica può essere considerata una forma
di cultura che forgia il profilo cognitivo, consentendo uno sviluppo anche nei casi in cui
altre scienze ed altre metodologie rivelano difficoltà e criticità. La musica può
rappresentare così un percorso originale, che consente a una comunicazione ed una
crescita culturale e sensoriale e che arricchisce grandemente il destinatario dello sforzo
educativo e che, soprattutto, funziona anche laddove non sembra possibile nessun altro
approccio.
E così spesso, attraverso la musica, si riescono a raggiungere obiettivi mirati,
soprattutto per i giovani con difficoltà, le più varie, da quelle lievi alle disabilità vere e
proprie. I deficit nelle intelligenze verbali, linguistiche, logico-matematiche possono
trovare nella pratica della trasmissione del sapere musicale delle strategie operative che
consentano non tanto la trasmissione delle conoscenze, ma soprattutto il miglioramento
di sé attraverso l’arricchimento del proprio mondo interiore intellettivo.
In particolare la mia esperienza più avvincente è stata legata alla frequentazione di un
corso Orff, il metodo ideato da Orff-Schulwerk, che consiste in uno speciale sistema
pratico di insegnamento della musica. Carl Orff, rinomato compositore tedesco del
Novecento, fondò un’originalissima scuola per l’insegnamento delle arti musicali ai
bambini, finalizzato non solo all’apprendimento della musica ma, soprattutto, alla
trasmissione di una educazione pedagogica volta ad integrare la musica ed il corpo:
Orff-Schulwerk, Opera didattica di Orff. Questa metodologia didattica rappresenta una
vera e propria linea pedagogica, che si è andata forgiando per anni ed è ancora in
evoluzione.
La mia esperienza coreutica e musicale è iniziata quest’anno e rappresenta per me
un magnifico corollario ai miei studi pedagogici e psicologici. Sto infatti imparando
come la musica e la danza siano due facce diverse di una stessa medaglia, rappresentando una strettissima interrelazione fra due aree espressive. Attraverso questa
esperienza sto scoprendo la reciproca compenetrazione tra musica e movimento che
raggiungono risultati elevati con modalità piacevolissime e invitanti, che avviluppano i
discenti, fanno loro superare difficoltà e asperità, spesso anche gravi disabilità, per un
approdo ad una forma di intelligenza diversa, ma certo non meno importante, sia a
livello individuale che sociale.
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